| L' A., esaminando il caso Bhopal, mette in luce i diversi problemi,
politici e giuridici, relativi all' esercizio di attivita' pericolose
svolte da societa' multinazionali, rilevando la necessita' di un loro
controllo attraverso la cooperazione internazionale. Sottolinea, in
proposito, come dal 1972 siano stati emanati i codici di condotta,
dichiarazioni o risoluzioni non formalmente vincolanti, contenenti
una serie di principi e di norme che istituiscono standards e limiti
al comportamento dei soggetti agenti sul piano internazionale. Rileva
peraltro come, di fatto, il controllo sulle attivita' pericolose
svolte da societa' multinazionali sia attualmente affidato alle
legislazioni interne. Analizza la problematica inerente alla
responsabilita' della societa' madre per i danni causati da una
sussidiaria. Esamina gli sviluppi giudiziari e le conseguenze del
caso Bhopal. Considera, infine, la questione relativa alla tutela,
all' assistenza ed al risarcimento degli individui coinvolti in tali
incidenti formulando alcune indicazioni.
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