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182462
IDG900900038
90.09.00038 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Iadecola Gianfranco
I doveri del medico nel trattamento dei morenti
Giust. pen., s. 7, an. 94 (1989), fasc. 4, pt. 2, pag. 244-249
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D969105; D966; D50101; D51853; D51850
Viene esaminato il comportamento del medico di fronte al malato in fase terminale, sotto il profilo penale. Sia sotto il profilo deontologico che penale, il medico non potra' accogliere la richiesta del paziente di abbreviargli la vita. Piu' complicato e' il problema della somministrazione di analgesici che, in certe dosi, oltre che lenire il dolore, abbreviano la vita. In questo caso e' difficile cogliere un' ipotesi di eutanasia "attiva". Altrettanto difficoltosa e' la risposta al quesito sulla liceita' della c.d. "eutanasia passiva" o "eutanasia per omissione", consistente nella cessazione del trattamento terapeutico, del tutto inutile in fase terminale.
art. 40 c.p. art. 575 c.p. art. 579 c.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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