| L' esame della disciplina relativa al Ministero per l' Universita' e
la Ricerca Scientifica, istituito con l. 9 maggio 1989, n. 168, viene
preceduto dall' analisi della configurazione istituzionale del
ministro senza portafoglio, le cui competenze rifluiscono
integralmente nel nuovo Ministero. Al fine di meglio inquadrare le
motivazioni e gli elementi innovativi della riforma sono inoltre
considerate le caratteristiche organizzative della ricerca, e i
riflessi che le stesse inducono sull' azione di Governo, le proposte
in passato avanzate in ordine alla istituzionalizzazione del
responsabile ministeriale per la ricerca, le attuali tendenze del
rapporto tra scienza e poteri pubblici. Si esamina quindi il nuovo
assetto di governo, sotto il profilo organizzativo e funzionale; la
logica ispiratrice della riforma e' ricostruita in termini di
"governo delle autonomie", anche in ragione della statuizione, nella
legge stessa, dei principi di autonomia di Universita' ed enti di
ricerca, affidati ad ulteriore svolgimento legislativo. Nella
disciplina del "quadro di comando" della ricerca si riconoscono
alcuni tratti nitidi, altri piuttosto sfuocati -quali il problema del
rapporto con i diversi settori- altri appena abbozzati, in
conseguenza del carattere gradualista del processo di riforma avviato
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