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Documento


183075
IDG901200651
90.12.00651 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sciullo Girolamo
Destinazione di diritto e Corte Costituzionale: a ciascuno -anche al legislatore- le sue responsabilita'
Nota a C. Cost. 12 ottobre 1988, n. 971
Regioni, an. 17 (1989), fasc. 6, pag. 1808-1822
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D14316
La sentenza in commento riguarda la legittimita' costituzionale dell' art. 85 lett. a) d.p.r. 3/1957 e di analoghe disposizioni statali e regionali che prevedono la destituzione di diritto del dipendente pubblico a seguito di condanna penale per i delitti di cui alla stessa norma, escludendosi il procedimento disciplinare. La sentenza in commento, che sancisce l' illegittimita' costituzionale di tali normative, ribalta le conclusioni della precedente sentenza 270/1986, che aveva dichiarato l' inammissibilita' della questione auspicando, al contempo, l' intervento del legislatore "chiamato ad apprestare omogenei e ben identificati rimedi esaustivi". L' A. valuta la portata di questa sentenza che, piu' in generale, sembra confermare l' opportunita' che venga dettata una disciplina di razionalizzazione complessiva delle conseguenze amministrative in materia di pubblico impiego derivanti dalla commissione di delitti.
art. 85 lett. a d.p.r. 10 gennaio 1957, n. 3 C. Cost. 19 dicembre 1986, n. 270
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