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183163
IDG901500739
90.15.00739 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Scoca Francesco Gaetano
Sul contrasto di giurisprudenza in ordine alla legittimazione dei medici all' esecuzione delle analisi ad accertamento diagnostico
Nota a App. Napoli 10 maggio 1988 Pret. Citta' di Castello 25 marzo 1988
Giur. it., an. 141 (1989), fasc. 3, pt. 2, pag. 89-100
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D969100; D962; D51125
Secondo il Pretore, i medici che eseguono analisi di laboratorio o accertamento diagnostico incorrono nel reato di esercizio abusivo di professione. Al contrario, la Corte d' Appello nega la sussistenza del reato per i medesimi professionisti. L' A. prende spunto da queste sentenze per un' ampia e approfondita ricognizione normativa, giurisprudenziale e dottrinale in materia, per concludere che l' unica figura abilitata a questa attivita' e' il medico. Nega che sussista un vuoto normativo; anzi, la normativa in vigore e' adeguata a regolare in modo compiuto l' intero settore. Non rimane che auspicare, piuttosto che superflui interventi legislativi, un definitivo riesame della materia da parte della Magistratura competente.
art. 348 c.p.



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