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183228
IDG901500804
90.15.00804 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Dean Giovanni
In tema di indebita registrazione delle conversazioni fra persone detenute: dall' art. 226 "quinquies" c.p.p. 1930 all' art. 266 c.p.p. 1988
Nota a Cass. sez. II pen. 5 luglio 1988
Giur. it., an. 142 (1990), fasc. 1, pt. 2, pag. 7-12
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D61405
Con la sentenza in commento sono state giudicate inutilizzabili le riproduzioni foniche di conversazioni fra detenuti effettuate da un confidente della polizia. Correttamente i giudici hanno ritenuto non trattarsi di captazione di colloqui "inter praesentes", che va tenuta distinta dall' intercettazione che va effettuata secondo moduli predeterminati. L' A. analizza poi le questioni legate ai limiti dell' uso di informatori e alla legittimita' delle registrazioni di colloqui fra detenuti. Conclude svolgendo alcune considerazioni critiche sulla disciplina delle intercettazioni dei colloqui "inter praesentes" prevista dal nuovo codice di procedura penale.
art. 18 l. 26 luglio 1975, n. 354 art. 226 quinquies c.p.p (1930) art. 266 c.p.p.



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