| E' uno studio a commento di un provvedimento pretorile che rigetta
una istanza di tutela possessoria dei beni di un asse ereditario
devoluto in favore di piu' chiamati, dei quali da nessuno si e'
ancora esercitato il diritto di accettazione, e che sono di fatto in
possesso di uno di essi, ma che da parte di altro chiamato si chiede
di poter conseguire, ai sensi dell' art. 460 c.c., in sostituzione di
quegli che gia' lo detiene e lo esercita in virtu' dello stesso
citato articolo. E si sostiene, in merito, in nota, che ove di quei
beni ereditari si abbia comunque il possesso da parte di uno dei
chiamati, cosi' anche eliminandosi la situazione di una "vacanza del
possesso" che imporrebbe un provvedimento cautelare in attesa che si
addivenga all' accettazione ereditaria, non possa l'altro chiamato
pretendere di sostituirsi nel possesso a chi gia' lo detiene, ma che
puo' solo da lui chiedersi la nomina di un "curatore" a quella
eredita' da ritenersi "giacente", che potrebbe pero' anche dal
magistrato essere disattesa, non ricorrendo nella specie una
"vacanza" nel possesso dei beni, in quanto colui che di fatto ne ha
il possesso, validamente ne esercita la tutela.
| |