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Documento


18354
IDG801301157
80.13.01157 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
sorrentino antonio
problemi giuridici del finanziamento pubblico. qualche interrogativo sui "fondi" ai partiti
Tempo, an. 37 (1980), fasc. 123 (8 maggio), pag. 22
d04321
l' a. (consigliere della corte dei conti) afferma che la legge sul finanziamento pubblico dei partiti e' un tipico esempio di legge nata deforme; approvata per porre fine ai finanziamenti occulti, ha superato col minimo scarto lo scoglio del referendum ed ha dimostrato la sua inutilita' col sorgere di nuovi scandali. da un punto di vista giuridico-costituzionale la legge deve senz' altro essere considerata legittima, essendo i partiti riconosciuti dalla costituzione; e' invece censurabile la struttura del finanziamento, sia per la mancanza di adeguati controlli sull' uso dei fondi, sia per le modalita'. infatti i partiti vengono definiti enti di fatto con natura privatistica e la costituzione stabilisce, com' e' deducibile dall' art. 100, che non possono essere finanziati continuativamente enti privati con denaro pubblico. l' a. esamina poi la legge sotto il profilo giuridico-contabile, rilevando che la corte dei conti deve esercitare il controllo sul denaro versato ai partiti sia in sede di controllo-stato che in sede giurisdizionale. i cittadini devono vedere soddisfatta la loro esigenza di conoscere come viene impiegato il pubblico denaro.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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