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Documento


183677
IDG901001253
90.10.01253 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Basilavecchia Massimo
La rinnovazione dell' avviso di accertamento nelle imposte sui redditi e nell' imposta sul valore aggiunto
Rass. trib., an. 32 (1989), fasc. 11, pt. 1, pag. 535-557
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D215; D2171; D2175
(Sommario: - I principi in tema di autotutela nel diritto amministrativo. - Oscillazioni giurisprudenziali sull' autotutela nel diritto tributario. - Individuazione di alcuni argomenti che condizionano tali oscillazioni: a) le resistenze alla qualificazione dell' accertamento come provvedimento amministrativo; b) alcune peculiarita' tipiche della disciplina dell' accertamento. In particolare: b1) il termine di decadenza; b2) i limiti alla facolta' di integrazione o modifica; b3) il difetto di motivazione come vizio insanabile. - Impostazione del problema dopo il superamento dei rilevati condizionamenti. - Due precisazioni metodologiche: cautela nell' automatica applicazione dei principi generali; ricerca di una nozione unitaria dell' autotutela, sia favorevole che sfavorevole al Fisco. - L' evoluzione normativa. La tendenza al concorso degli atti di accertamento. - Esame delle norme in tema di ritiro degli atti impositivi. - Esame delle norme in tema di rinnovazione sostitutiva. La rinnovazione dell' atto affetto da vizi formali. - Limitatezza e tassativita' delle ipotesi di autotutela sugli avvisi di accertamento. - Il fondamento di tale disciplina; un' ipotesi: l' avviso di accertamento come atto di controllo. - Riflessioni conclusive sulle oscillazioni giurisprudenziali)
art. 21 d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 636 Cass. sez. un. civ. 26 ottobre 1988, n. 5787 Cass 17 marzo 1989, n. 1333
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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