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| IDG901201338 | |
| 90.12.01338 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Felicetti Francesco
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| Leggi regionali e norme penali
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| Nota a C. Cost. 25 ottobre 1989, n. 487
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| Riv. amm. Rep. it., an. 141 (1990), fasc. 1, pag. 48-61
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D03210; D18225; D540
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| La sentenza sancisce l' illegittimita' costituzionale dell' art. 3
commi 1 e 2 della legge regionale siciliana n. 26 del 1986, in quanto
interferisce nella materia penale sul condono edilizio modificando la
disciplina statale. L' A. ripercorre la giurisprudenza della Corte in
materia e sintetizza i principi che ne scaturiscono: alle Regioni non
spettano competenze legislative in materia penale; le Regioni,
peraltro, possono prevedere, con loro norme, che a fattispecie
regolate da leggi regionali si applichino le previgenti leggi penali
dettate dallo Stato, purche' la fattispecie penale regolata dalla
legge statale sia idonea a ricomprendere quanto successivamente
previsto dalla legge regionale; le Regioni possono, altresi',
concorrere all' attuazione delle leggi penali dello Stato, ove queste
facciano riferimento, per la determinazione della fattispecie, ad
atti amministrativi o legislativi regionali; lo Stato, con proprie
leggi, puo' sempre stabilire sanzioni penali per la violazione di
leggi regionali.
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| art. 3 comma 1 l.r. SI 15 maggio 1986, n. 26
art. 3 comma 2 l.r. SI 15 maggio 1986, n. 26
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