| 183945 | |
| IDG900601521 | |
| 90.06.01521 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Laurini Giancarlo
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| A proposito di un' originale interpretazione dell' ultimo comma dell'
art. 179 c.c.
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| Nota a Cass. 2 giugno 1989, n. 2688
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| Riv. not., an. 44 (1990), fasc. 1, pt. 2, pag. 172-176
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30128
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| Nella sentenza annotata il Supremo Collegio afferma che, quando all'
acquisto di un immobile o di un mobile registrato proceda uno solo
dei coniugi, il consenso dato in atto dall' altro in ordine alla
"personalita'" dell' acquisto impedisce la caduta del bene nella
comunione, anche al di fuori delle ipotesi previste dalle lett. c),
d) ed f) del comma 1 dell' art. 179 c.c. in quanto, se e' vero che il
regime della comunione legale fa acquisire automaticamente a un
coniuge la comproprieta' dei beni acquistati dall' altro, cio' non
esclude che il primo possa, prima che la fattispecie acquisitiva si
perfezioni, rifiutare la contitolarita' del diritto che gli
deriverebbe dalla semplice conclusione dell' atto di acquisto.
Secondo l' A. questa tesi non puo' essere condivisa.
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| art. 179 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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