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184587
IDG900802163
90.08.02163 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Curreri Salvatore
Indipendenza delle Camere e principi costituzionali nelle sentenze della Corte Costituzionale nn. 78/1984 e 154/1985
Diritto e societa', (1989), fasc. 3, pag. 499-553
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D02110; D02113; D021150
Le sentenze della Corte Costituzionale nn. 78/1984 e 154/1985 esprimono, secondo l' A., l' esigenza di tutelare e di rafforzare l' autonomia e l' indipendenza delle Camere. Nella prima sentenza si afferma che i principi costituzionali in materia di procedimento legislativo devono interpretarsi alla luce delle preminenti esigenze di funzionalita' dei lavori parlamentari, di cui ciascuna Camera e' esclusiva interprete. Parimenti i regolamenti parlamentari, oggetto stavolta diretto della seconda sentenza, sono espressione, nella loro totalita', dell' autonomia delle Camere e in quanto tali, insindacabili da parte della Corte Costituzionale, anche qualora essi possano contenere disposizioni in contrasto con i diritti giurisdizionali del singolo. L' A. pone a fondamento della critica a tali argomenti in primo luogo il recupero del valore precettivo dell' art. 64, comma 3, Cost., evidenziando il nesso semantico-giuridico che lega le due proposizioni di cui esso si compone tramite l' iterato uso del termine "presenti". Quindi l' A. si sofferma sulla piu' generale visione dei rapporti tra Parlamento ed altri organi costituzionali, riconsiderando il principio della separazione dei poteri e, alla luce di questo, la tematica del sindacato formale della Corte Costituzionale.
art. 64 comma 3 Cost. art. 72 comma 1 Cost. art. 134 Cost. C. Cost. 23 marzo 1984, n. 78 C. Cost. 23 maggio 1985, n. 154
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