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184588
IDG900802164
90.08.02164 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Caianiello Vincenzo
La tutela dei diritti fondamentali in cento anni di giurisdizione amministrativa
Relazione al convegno celebrativo per il centenario della IV sezione del Consiglio di Stato, Torino, 10-12 novembre 1988
Diritto e societa', (1989), fasc. 4, pag. 565-603
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D150; S742
L' A. muove dalla constatazione che la istituzione della giurisdizione amministrativa e' sorta in Italia per arricchire la tutela del cittadino nei confronti della p.a. e non gia', come in Francia, per sottrarre alla garanzia imparziale del giudice la tutela di situazioni soggettive, per cui giudica privi di fondamento gli auspici talvolta ancora formulati per una modifica costituzionale che affidi tutte le controversie al giudice ordinario. Il Consiglio di Stato in Italia, secondo l' A., si e' comportato fin dalla sua istituzione come giudice terzo ed imparziale, assicurando il diritto fondamentale al giusto processo in relazione ad interessi che erano rimasti esclusi dalla tutela del giudice ordinario con la legge del 1865. Questa impostazione puo' riscontrarsi nel pensiero di Silvio Spaventa, principale ispiratore della riforma del 1889 istitutiva della IV sezione del Consiglio di Stato, il quale intravide nella funzione del giudice ammini strativo la possibilita' di assicurare nell' attivita' dell' amministrazione le tre idee della liberta', della solidarieta', dell' uguaglianza. Seguendo la linea cosi' tracciata da Spaventa, notevole e' stato l' apporto della giurisprudenza amministrativa, fin dai suoi esordi e dopo la Costituzione repubblicana, per l' affermazione del principio di uguaglianza inteso come essenziale e strumentale rispetto ai diritti fondamentali di liberta'.
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