| 18472 | |
| IDG801310094 | |
| 80.13.10094 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| ichino pietro
| |
| la proposta del pci per la riforma del collocamento. aaa non cercasi
piu'
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Rinascita, an. 37 (1980), fasc. 14 (4 aprile), pag. 15
| |
| | |
| d731
| |
| | |
| | |
| (Sommario: prima di tutto bisogna riqualificare il personale addetto
agli uffici di collocamento, attualmente impreparato. la selezione
professionale e attitudinale del lavoratore da avviare. abbandonare
le concezioni "punitive" nei confronti delle imprese. un progetto di
legge che lascia aperti spazi di sperimentazione.)
| |
| | |
| l' a. si richiama alla proposta elaborata dalla consulta del lavoro
del pci per la riforma degli strumenti di governo del mercato del
lavoro. l' a. affronta i problemi connessi con la riforma del
collocamento e sostiene che uno dei piu' importanti ostacoli e'
costituito dall' impreparazione del personale addetto a tale
funzione. successivamente affronta il problema della selezione
professionale ed attitudinale del lavoratore da avviare al lavoro e
afferma che la proposta tiene conto delle aspirazioni e della
professionalita' del lavoratore, ma anche delle legittime esigenze
dell' impresa. il progetto lascia spazi alle capacita' e allo spirito
di iniziativa dei collocatori e delle commissioni per la
sperimentazione di nuove forme di promozione del lavoro delle
categorie "deboli" come le donne, i giovani, gli anziani, i
pregiudicati, gli handicappati, ecc. tra le innovazioni, assume
particolare rilievo quella della "convenzione" tra impresa e
commissione di collocamento, quella sulle procedure relative alla
formazione professionale e quella che fa obbligo alle imprese di
fornire alle commissioni circoscrizionali e regionali i dati
consuntivi e previsionali sui flussi e gli stocks occupazionali.
| |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |