| 184858 | |
| IDG900602434 | |
| 90.06.02434 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Carusi Donato
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| Conflitto e "gerarchia" di diritti di prelazione legale
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| Nota a Cass. sez. III civ. 19 maggio 1988, n. 3466
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| Riv. dir. civ., an. 35 (1989), fasc. 6, pt. 2, pag. 741-754
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D3029; D30640
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| Secondo la massima in commento, l' alienazione di una quota
ereditaria da' al coerede il diritto di esercitare la prelazione ma,
se questi vi rinuncia, tale diritto non spetta al conduttore dell'
immobile urbano ad uso non abitativo. Premessa una ricognizione
critica sull' istituto della prelazione in generale, l' A.
approfondisce il tema dell' odierna prelazione successoria, per
valutare la portata della sentenza nella relazione tra prelazione
ereditaria e prelazione urbana. Secondo la Cassazione, infatti, di
fronte all' alienazione di quota ereditaria, il conduttore dell'
immobile incluso nella comunione e' per definizione fuori causa
perche' di alienazione di quota, e non dell' immobile, si tratta.
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| art. 38 l. 27 luglio 1978, n. 392
art. 732 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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