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184921
IDG900602497
90.06.02497 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Are Giuseppe
Il pensiero sociale della Chiesa Cattolica nell' Enciclica "Sollicitudo rei socialis" di Giovanni Paolo II
Conversazione tenuta all' Accademia Lucchese di Scienze, Lettere, Arti, Lucca, 12 giugno 1989
Riv. it. dir. lav., an. 9 (1990), fasc. 2, pt. 1, pag. 117-125
F3216
L' Enciclica "Sollicitudo Rei Socialis", dietro il canonico riferimento alla tradizione dottrinaria, cela un robusto e originale impianto speculativo. Le distorsioni dello sviluppo economico e sociale contemporaneo vi sono lette con vigore, ma senza pessimismo esistenziale. Molti "segni dei tempi" fanno presagire che potenti forze morali possano essere mobilitate per porvi riparo. La Chiesa cattolica si propone, senza superbia, come la piu' lungimirante interprete e finalizzatrice di tali forze. Lo puo' fare perche' non si pone come difenditrice di un particolare sistema di organizzazione economica. Benche' non disconosca la superiorita' di quello di libero mercato sui socialismi reali, essa vede benissimo che neanche questo ha ancora formato nel proprio seno una irreversibile volonta' etico-politica di correggere l' emarginazione sociale entro di se' e le paurose diseguaglianze e squilibri fra se stesso e i poteri della terra, nei rapporti internazionali. Da questo punto di vista la visione del Pontefice si accorda pienamente col revisionismo liberale alla Dahrendorf, che propone come obbiettivo immediato l' integrazione dei diritti formali di cittadinanza con i diritti sostanziali di accesso al benessere e alla cultura per tutti gli uomini.
Enciclica Giovanni Paolo II "Sollicitudo Rei Socialis"
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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