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185635
IDG901203211
90.12.03211 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Avantaggiati Michele
In che cosa consistono e come incidono sulla sanatoria in corso i principi enunciati dalla Corte di Giustizia della CEE con la sentenza in epigrafe anche nei riflessi penali
Nuova rass. legisl. dottr. giur., an. 63 (1989), fasc. 19-20 (16 ottobre), pag. 2166-2180
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D23150; D871
(Sommario: - Principi generali enunciati dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo e loro efficacia nel tempo. - I soggetti destinatari dell' art. 4, par. 5, della sesta direttiva del Consiglio CEE 17 maggio 1977, n. 77/388. - Obblighi dello Stato italiano conseguenti al giudicato della Corte europea. Questioni aperte di diritto interno e di diritto comunitario. - Principali norme del D.P.R. n. 633 del 1972 in contrasto con i principi generali enunciati dalla Corte europea. - Di alcune attivita' degli enti pubblici che non vanno considerate commerciali, in applicazione dei predetti principi. - Riflessi della sentenza europea sulla sanatoria di cui all' art. 9 della legge n. 154 del 1988 e successive disposizioni integrative, anche negli immancabili aspetti penali)
d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633 art. 9 l. 13 maggio 1988, n. 154 Dir. CEE 77/388 CGCE 17 ottobre 1989 (causa 231/87) CGCE 17 ottobre 1989 (causa 129/88)
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