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185847
IDG901503423
90.15.03423 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
De Rosa Giuseppe
Il potere e l' ufficio del pubblico ministero alla luce del nuovo codice di procedura penale. Brevi riflessioni in ordine alle competenze extra penali del p.m.
Giur. merito, an. 22 (1990), fasc. 4-5, pt. 4, pag. 924-925
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D6030; D68; D4022
L' A. prende in esame l' applicazione e la conseguente interpretazione dell' art. 75 dell' ordinamento giudiziario (competenze civili ed amministrative del P.M.) alla luce dei problemi di coordinamento che nascono dalla recente istituzione dell' Ufficio della Procura della Repubblica presso il Pretore, posto che tale ultimo organo ha spesso competenze civili ed amministrative. L' esempio da prendersi e' quello attinente all' esercizio, da parte del Pretore, delle funzioni di volontaria giurisdizione. Si esamina quindi l' applicabilita' di alcune norme del codice civile e di procedura civile alla luce della proponibile teoria per cui il nuovo Ufficio del P.M. presso il Pretore dovrebbe provvedere sulle stesse, come il Tribunale, con il rito camerale. La conclusione dell' A. e' comunque negativa rispetto a questa nuova soluzione sia perche' ne mancherebbero i necessari supporti normativi, sia perche' cio' porterebbe alla confisca del potere/dovere di controllo e reclamo innanzi al collegio che spetta, in base al codice di procedura civile, al P.M. presso il Tribunale. Si auspica, comunque, un' attenta opera di coordinamento tra le nuove disposizioni e la preesistente normativa anche allo scopo di acquisire la necessaria sicurezza in tema di competenze extra giudiziarie del P.M., come ad esempio la verifica degli Uffici di stato civile.
art. 75 r.d. 30 gennaio 1941, n. 12 art. 737 c.p.c. art. 570 c.p.p.



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