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186190
IDG900903766
90.09.03766 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rota Fabio
Dalla domanda di adempimento alla domanda di risoluzione
Nota a Cass. sez. un. civ. 18 febbraio 1989, n. 962
Riv. dir. proc., s. 2, an. 45 (1990), fasc. 3, pag. 876-917
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D42113
Secondo la sentenza in commento, e' possibile domandare ex art. 1453 c.c. la risoluzione del contratto a prestazioni corrispettive "anche quando il giudizio e' stato promosso per ottenere l' adempimento". Tuttavia "la risoluzione, al pari del risarcimento dei danni consequenziali, non puo' essere richiesta per la prima volta nel giudizio di gravame sulla base di un distinto fatto costitutivo, cioe' di un inadempimento diverso da quello posto a base della pretesa originaria". L' A. richiama il caso esaminato e affronta il problema dell' estensione alla deroga all' art. 345 c.p.c. operata dall' art. 1453 c.c. in relazione all' allegazione di nuovi fatti, effettuata congiuntamente alla richiesta di una diversa tutela. Secondo l' A., l' interpretazione operata dalla Suprema Corte risulta restrittiva.
art. 1453 c.c. art. 345 c.p.c.
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