Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


186340
IDG901003916
90.10.03916 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Piccioli Stefano
Nuovo indirizzo della Corte di Cassazione: la frode fiscale richiede il qui pluris
Nota a Cass. sez. III pen. 14 dicembre 1989, n. 4664
Dir. prat. trib., an. 61 (1990), fasc. 2, pt. 2, pag. 373-377
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D2191; D538
Ai fini della configurabilita' del delitto di cui all' art. 4 n. 7 l. 516/1982 non e' sufficiente il semplice occultamento degli elementi reddituali, ma occorre un quid pluris, rappresentato da un qualsiasi mezzo artificioso o astuto espediente giuridico, che normalmente si sostanzia in una delle condotte descritte nei precedenti sei numeri dello stesso articolo. L' impostazione del Supremo Collegio dimostra la volonta' di operare un vero e proprio superamento rispetto alle originarie pronunce e di consolidare un opposto indirizzo, secondo il quale la configurazione del reato di frode fiscale richiede un' attivita' artificiosa di maggiore spessore rispetto al semplice mendacio.
art. 4 n. 7 l. 7 agosto 1982, n. 516 C. Cost. 16 maggio 1989, n. 247 Cass. 11 marzo 1987, n. 8598 Cass. 26 settembre 1989, n. 12945
Ist. dir. tributario - Univ. GE



Ritorna al menu della banca dati