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186470
IDG901204046
90.12.04046 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bellini Ubaldo
Controllo ispettivo e "raccomandazione" del pubblico ufficiale
Nota a Cass. sez. VI pen. 29 ottobre 1985, n. 9998
Riv. giur. scuola, an. 28 (1989), fasc. 3, pt. 2, pag. 495-503
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D51111
La sentenza in epigrafe afferma che nel delitto di concussione il "metus publicae potestatis" si atteggia in modo diverso a seconda che l' abuso posto in essere dal pubblico ufficiale si realizzi mediante costrizione o mediante induzione per persuasione. Assume pertanto rilievo la definizione dei concetti di persuasione e frode per differenziare la concussione rispetto alla truffa aggravata. Da queste premesse, la Cassazione ricava che la raccomandazione non sostanzia di per se' un reato in mancanza di forme prevaricatrici o intimidatorie. L' A. annota criticamente tale decisione, che peraltro trova una sua giustificazione nella particolarita' del caso di specie
art. 317 c.p. art. 318 c.p. art. 319 c.p.
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