Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


186627
IDG900604203
90.06.04203 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Moscati Enrico
Mala fides superveniens non nocet? (Per la rilettura di un dogma)
Riv. dir. civ., an. 36 (1990), fasc. 3, pt. 1, pag. 323-337
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30422
(Sommario: - L' occasione del saggio. - La tesi giurisprudenziale della valenza generale dell' art. 1147 c.c. Applicazioni in tema di ripetizione dell' indebito. Buona fede "iniziale" ed irrilevanza di una richiesta stragiudiziale del "solvens". Posizione critica della dottrina. - Fragilita' del richiamo alla tradizione romanistica. La teoria canonistica della buona fede "continua" ed il sistema del "Code civil" e dei nostri codici preunitari. L' apparente svolta del codice del 1865. L' art. 702, ult. comma, e la buona fede "al tempo dell' acquisto". Le ragioni della norma. Esigenze di carattere tecnico e non gia' mutamento di prospettiva. La tradizione della buona fede "continua" nell' area culturale germanica e nei paesi socialisti. - Verifica della tesi giurisprudenziale a livello di diritto positivo. La buona fede "continua" nel sistema degli artt. 535, comma 2, 1776 e 2038 c.c. Coesistenza di due sistemi differenziati nell' area della buona fede soggettiva. La buona fede "continua" ed una lacuna nella disciplina del possesso: la responsabilita' del possessore per il perimento, il deterioramento o l' alienazione della cosa. L' incongruenza dell' irrilevanza della mala fede sopravvenuta nelle parole di un romanista)
art. 535 comma 2 c.c. art.1147 c.c. art. 1776 c.c. art. 2038 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



Ritorna al menu della banca dati