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186630
IDG900604206
90.06.04206 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Proto Pisani Andrea
Usi e abusi della procedura camerale ex art. 737 ss. c.p.c. (Appunti sulla tutela giurisdizionale dei diritti e sulla gestione di interessi devoluta al giudice)
Riv. dir. civ., an. 36 (1990), fasc. 3, pt. 1, pag. 393-457
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D4415
Lo studio si inserisce nel dibattito sulla c.d. cameralizzazione della tutela dei diritti. L' A. reputa che il problema non possa essere affrontato senza il preventivo chiarimento di una serie di premesse teoriche relative a numerosi concetti fondamentali del diritto processuale civile, premesse che sono esaminate anche sulla base delle loro fondamenta costituzionali e dei valori ad esse sottesi: dalla distinzione tra giurisdizione contenziosa (o costituzionalmente necessaria) sui diritti e giurisdizione volontaria (o costituzionalmente non necessaria) relative alla gestione di intressi devoluta in via tipica al giudice; dall a cognizione piena (individuata nella predeterminazione legislativa delle forme e dei termini e dei corrispondenti poteri doveri e facolta' processuali delle parti e del giudice) alla cognizione sommaria (individuata nella rimessione alla discrezionalita' del giudice e nella determinazione delle modalita' di realizzazione del contraddittorio); dalla coessenzialita' o no tra giudicato e giurisdizione contenziosa alla individuazione della categoria dei procedimenti sommari-semplificati-esecutivi destinati a sfociare in provvedimenti privi di attitudine al giudicato. In questo contesto di approfondimenti teorici si situa l' analisi del procedimento camerale ex art. 737 ss. c.p.c., l' individuazione del "proprium" della gestione di interessi devoluta al giudice e la sua contrapposizione alla tutela giurisdizionale dei diritti, l' esame dell' autonomia tra sfera camerale relativa alla gestione di interessi e la sfera contenziosa della cognizione piena relativa alla tutela dei diritti incisi. Particolare attenzione e' dedicata altresi' ai processi aventi ad oggetto sia la gestione di interessi sia la tutela giurisdizionale dei diritti inviolabili della persona suscettibili di essere compressi o troncati da tale gestione, ed alla critica della categoria della c.d. giurisdizione oggettiva in cui la dottrina ha tentato di sistemare tale fenomeno. Riaffermata l' inidoneita' strutturale e funzionale del procedimento camerale ad assicurare da solo la tutela giurisdizionale di diritti o status, lo studio passa in rassegna tutta una serie di usi e abusi della procedura camerale, tentando per un verso di sistemare tali ipotesi alla luce delle premesse prima enunciate, per altro verso di individuare le cause del disordinato ed abnorme ricorso alla procedura camerale ex art. 737 ss., e di indicarne i possibili rimedi.
art. 737 c.p.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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