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186854
IDG901004430
90.10.04430 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Migliavacca Enzo
La rilevanza fiscale delle differenze su cambi
Nota a App. Torino 26 febbraio 1988
Dir. prat. trib., an. 61 (1990), fasc. 3, pt. 2, pag. 500-521
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D23064; D312207
In materia di differenze su cambi e loro rilevanza fiscale l' amministrazione finanziaria ha piu' volte affermato che esse sono deducibili solamente nell' esercizio in cui acquisiscono il connotato della "definitivita'". All' opposto, dottrina e giurisprudenza sostengono la deducibilita' delle perdite su cambi nell' esercizio stesso in cui si manifesta una tendenza negativa del tasso di cambio. La decisione della Corte d' Appello, che parla di "ragionevole grado di irreversibilita' o stabilita'", costituisce un precedente giurisprudenziale accoglibile solo in riferimento alla normativa ante d.p.r. 917/1986, il cui art. 72 disciplina, infatti, il fondo oscillazione cambi.
art. 9 comma 2 lett. b d.p.r. 29 settembre 1973, n. 597 art. 74 comma 1 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 597 art. 72 d.p.r. 22 dicembre 1986, n. 917 art. 75 d.p.r. 22 dicembre 1986, n. 917
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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