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186978
IDG901204554
90.12.04554 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Guiglia Giovanni
La collaborazione fra Stato e Regioni in materia di istruzione professionale: un difficile bilanciamento
Nota a C. Cost. 23 giugno 1988, n. 695 C. Cost. 23 giugno 1988, n. 696
Regioni, an. 17 (1989), fasc. 3, pag. 919-934
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D7065; D1831; D0310
Le sentenze in rassegna riguardano alcune materie rientranti nel riparto di competenze fra Stato e Regioni; le materie in questione sono l' istruzione professionale e, per certi aspetti, il turismo, per le quali sono operanti leggi quadro. Oggetto della prima decisione e' la l. 776/1985, concernente la disciplina del CAI, che violerebbe, secondo la Regione ricorrente, le competenze regionali in materia di istruzione artigianale e professionale e di turismo, in quanto riserva al CAI la formazione degli istruttori per alcune attivita'. La Corte, pur ribadendo le competenze regionali in materia, ha considerato legittime le riserve attribuite al CAI. Oggetto della seconda sentenza e' il d.m. 21 agosto 1985, disciplinante i corsi professionali per agenti e rappresentanti di commercio; in questo caso, la Corte ha ritenuto che il decreto esaminato violasse le competenze regionali. L' A. delinea il quadro delle competenze regionali che emerge da un raffronto fra le due decisioni prese in considerazione.
l. 21 dicembre 1978, n. 845 l. 17 maggio 1983, n. 217 art. 21 l. 24 dicembre 1985, n. 776 d.m. 21 agosto 1985
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