| 187152 | |
| IDG901504728 | |
| 90.15.04728 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Tumbiolo Ruggero
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| La Corte di Cassazione e l' istituto del silenzio-assenso in materia
di smaltimento dei rifiuti industriali
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| Nota a Cass. sez. III pen. 12 gennaio 1989, n. 73
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| Riv. giur. ambiente, an. 5 (1990), fasc. 2, pag. 311-313
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18801
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| Secondo la sentenza annotata, il d.p.r. 915/1982 in materia di
smaltimento dei rifiuti prevede l' autorizzazione espressa per ogni
singola fase dello smaltimento. E', quindi, inconfigurabile l'
istituto del silenzio-assenso previsto dall' art. 10 del regolamento
regionale lombardo n. 3/1982, che dispone che l' autorizzazione all'
ammasso temporaneo di rifiuti speciali nonche' al loro stoccaggio,
recupero e smaltimento s' intende concessa in caso di silenzio da
parte della Giunta regionale per oltre 6 mesi dalla presentazione
della domanda. L' A., esaminata la disciplina relativa ai rifiuti
speciali e quella relativa ai rifiuti tossico-nocivi, e richiamata la
giurisprudenza della Corte Costituzionale sul punto della
conflittualita' tra la normativa statale e quella regionale in
materia di smaltimento di rifiuti industriali, perviene ad una
conclusione contraria a quanto affermato dalla Cassazione con la
sentenza annotata.
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| art. 31 d.p.r. 10 settembre 1982, n. 915
art. 10 reg. LO 9 gennaio 1982, n. 3
C. Cost. 25 maggio 1987, n. 192
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