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| IDG901504756 | |
| 90.15.04756 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Cavaliere Tilde
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| Note in tema di risarcimento del danno da svalutazione per
inadempimento di obbligazioni pecuniarie
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| Nota a Cass. sez. I civ. 27 novembre 1989, n. 5138
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| Giur. it., an. 142 (1990), fasc. 5, pt. 1A, pag. 761-770
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30510; D305301
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| Oltre agli interessi moratori di cui all' art. 1224 comma 1 c.c., e'
previsto dal comma 2 un risarcimento ulteriore per il caso in cui il
creditore dimostri di aver subito un danno maggiore. Rientrano in
questa seconda ipotesi i danni dipendenti dalla svalutazione
monetaria verificatasi fra il momento della scadenza dell'
obbligazione e quello dell' effettivo adempimento. Per quanto
riguarda l' onere della prova gravante sul creditore, la
giurisprudenza era partita originariamente da posizioni molto
rigorose, per mutare poi il proprio orientamento in senso via via
piu' favorevole al creditore, "semplificando l' onere della prova
attraverso presunzioni e dati notori acquisiti dalla comune
esperienza e desumibili dalle condizioni e qualita' del creditore".
Si inserisce in questo filone anche la sentenza in commento.
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| art. 1224 c.c.
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