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187517
IDG900905093
90.09.05093 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sassani Bruno
L' interesse del minore nell' art. 273 c.c. (a proposito di dichiarazione giudiziale di paternita' e di ordine pubblico)
Nota a Cass. sez. I civ. 21 marzo 1990, n. 2350
Riv. dir. proc., s. 2, an. 45 (1990), fasc. 4, pag. 1160-1185
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30136
Secondo la sentenza annotata "il minore ha sempre interesse all' accertamento del proprio status familiare secondo una valutazione tipica del legislatore che non ammette prova contraria". Inoltre la stessa sentenza sostiene la tesi che la legge straniera (riconosciuta astrattamente applicabile ex art. 17 disp. prel. c.c.) secondo cui l' azione per la dichiarazione giudiziale di paternita' spetta al solo figlio maggiorenne, e' contraria all' ordine pubblico e non puo' quindi in concreto applicarsi, stante l' art. 31 disp. prel. c.c. L' A. sottopone a critica questa pronuncia, rilevando, in una postilla, che successivamente alla nota e' intervenuta la sentenza della Corte Costituzionale che ha pronunciato l' illegittimita' dell' art. 274 comma 1 c.c. nella parte in cui, quando si tratta di minore infrasedicenne, non prevede che l' azione promossa dal genitore esercente la patria potesta' sia ammessa solo quando sia ritenuta dal giudice rispondente all' interesse del figlio.
art. 273 c.c. art. 274 comma 1 c.c. art. 17 disp. prel. c.c. art. 31 disp. prel. c.c. C. Cost. 20 luglio 1990, n. 341
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