| 187539 | |
| IDG900905115 | |
| 90.09.05115 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Mucciarelli Francesco
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| Una causa estintiva del reato fra oblazione e amnistia: a proposito
dell' art. 2 n. 3 d.p.r. 12 aprile 1990, n. 75
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 33 (1990), fasc. 2, pag. 655-668
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D538; D21941; D2195
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| L' art. 2 n. 3 d.p.r. 75/1990 (concessione di amnistia) dispone che
"in conseguenza dell' errata indicazione del termine del 31 novembre
1989 per la presentazione dell' istanza di definizione ad ogni
effetto amministrativo e penale contenuto nell' art. 21 comma 1 d.l.
69/1989, convertito con modificazioni nella l. 154/1989, si
considerano regolarmente adempiuti gli adempimenti eseguiti entro il
31 dicembre 1989". La questione sorge per il fatto che il contesto
normativo al quale viene fatto rinvio non contiene alcun esplicito
riferimento ad un effetto estintivo in sede penale. L' A. ripercorre
l' iter normativo per valutare se sia possibile trarne un'
interpretazione logicamente coerente. In conclusione, malgrado la
tutt' altro che precisa redazione delle disposizioni ad opera del
legislatore, sembra lecito concludere che l' adempimento degli oneri
stabiliti dall' art. 21 d.l. 69/1989 configura una causa estintiva
riconducibili alla figura dell' oblazione ed estesa -quanto alla sua
efficacia temporale- al 31 dicembre 1989 ex art. 2 n. 3 d.p.r.
75/1990.
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| art. 21 comma 1 d.l. 2 marzo 1989, n. 69
l. 27 aprile 1989, n. 154
art. 2 n. 3 d.p.r. 12 marzo 1990, n. 75
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