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| IDG900905126 | |
| 90.09.05126 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Buzzelli Silvia
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| Il contributo dell' imputato alla ricostruzione del fatto
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| Riv. it. dir. proc. pen., an. 33 (1990), fasc. 3, pag. 885-909
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D610; D61010; D6031
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| (Sommario: - Il ricorso al sapere dell' imputato nel processo penale:
breve confronto tra gli strumenti e i metodi alternatisi nel tempo. -
Gli strumenti acquisitivi del contributo conoscitivo offerto dall'
imputato ed i molteplici aspetti dello ius tacendi. - La fisionomia
assunta dall' interrogatorio alla luce della direttiva 5 (art. 2
legge 16 febbraio 1987, n. 81). - Verifica delle diverse finalita'
attribuite all' interrogatorio: la fase delle indagini preliminari
con particolare riguardo all' ipotesi dell' art. 302 c.p.p.; l'
udienza preliminare. - L' esame e la possibile valorizzazione di
quanto emerso durante l' interrogatorio; le contestazioni ex art. 503
commi 3 e 4 c.p.p. - Il regime delle contestazioni nella prospettiva
del libero convincimento. - L' acquisizione nel fascicolo
dibattimentale ai sensi dell' art. 503 commi 5 e 6 c.p.p.:
conseguenze negative. - La scelta del silenzio: la "facolta' di non
rispondere" nell' interrogatorio (art. 64 comma 3 c.p.p.) ed il
"rifiuto di rispondere ad una domanda" in sede di esame (art. 209
comma 2 c.p.p.). I rischi del rifiuto di sottoporsi ad esame (art.
513 comma 2 c.p.p.) rilasciando, eventualmente, dichiarazioni
spontanee (art. 494 comma 1 c.p.p.))
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| art. 2 l. 16 febbraio 1987, n. 81
art. 64 comma 3 c.p.p.
art. 494 comma 1 c.p.p.
art. 503 c.p.p.
art. 513 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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