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Documento


187918
IDG911000095
91.10.00095 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lupi Raffaello
La determinazione del reddito e del patrimonio delle societa' di capitali tra principi civilistici e norme tributarie
Rass. trib., an. 33 (1990), fasc. 10, pt. 1, pag. 699-744
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D21514; D23073; D31111; D312207
(Sommario: - Premesse e delimitazione dell' indagine. - La cosiddetta indeterminatezza del concetto di reddito: le valutazioni di bilancio tra "fatto" e "valore". - Inutilizzabilita' della "tecnica" per risolvere le questioni lasciate aperte dalle nozioni correnti di reddito e di patrimonio. Necessita' di utilizzare a tal fine criteri "politici". - Tendenziale esclusione del potere degli amministratori di scegliere discrezionalmente gli interessi da privilegiare nelle valutazioni di bilancio. - Molteplicita' dei criteri per regolamentare le valutazioni di bilancio escludendo la discrezionalita' degli amministratori e conseguente possibilita' di divergenze tra valutazioni civilistiche e fiscali. - Tendenza civilistico-contabile a ricercare caso per caso, di fronte alle valutazioni opinabili, la soluzione piu' verosimile e rispondente ai "valori" predeterminati dalla norma. - Tendenza del sistema fiscale a risolvere le questioni opinabili predeterminando regole certe e di facile applicazione. - Dal bilancio come stimolo verso la determinazione analitica del reddito ai condizionamenti tra valutazioni civilistiche e fiscali. L' attenzione al bilancio civilistico come freno allo sviluppo di una serie di principi fiscali sulla determinazione del reddito d' impresa. - Dal regime del testo unico del 1958 alla legge delega per la riforma tributaria: idoneita' del relativo art. 2, n. 16) a giustificare l' omogeneizzazione dei criteri tributari di valutazione a quelli economico-civilistici. - I rapporti tra valutazioni civilistiche e fiscali dopo la riforma del 1973; la cosiddetta "dipendenza rovesciata". - Eterogeneita' delle tesi riconducibili alla formula del cosiddetto "doppio binario"; tentativi di risolvere il contrasto agendo sulla nozione di "conto profitti e perdite" allegato alla dichiarazione. - Giustificazioni sistematiche della necessaria imputazione degli elementi negativi di reddito al conto profitti e perdite. - Inconvenienti provocati dalla previa imputazione dei costi al conto profitti e perdite nel caso di competenza civile successiva a quella fiscale. - Contradditto)
art. 74 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 597 art. 75 d.p.r. 22 dicembre 1986, n. 917 art. 2425 c.c.
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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