| 188173 | |
| IDG910600350 | |
| 91.06.00350 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ragusa Maggiore Giuseppe
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| Ricognizione del debito e adempimento del concordato preventivo
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| Nota a Trib. Ragusa 15 marzo 1989
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| Dir. fall., an. 64 (1989), fasc. 5, pt. 2, pag. 974-975
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D305010; D31300
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| Questa la massima della sentenza annotata: "La ricognizione del
debito contratto prima dell' ammissione del debitore al concordato
preventivo non implica novazione del debito originario, che va quindi
soddisfatto nella misura concordataria". Questo il caso: "Dopo il
perfezionamento del concordato nella misura del 25%, uno dei soci
falliti rilascia ad un creditore un documento nel quale, assumendo di
obbligarsi nella qualita' di erede di uno degli altri soci falliti,
si impegna ad adempiere quanto risultante da una scrittura privata
recante la formula dichiaro di essere debitore di...". Il Tribunale
nega che la scrittura in question costituisca assunzione di nuovo
debito verso il creditore concordatario e, sulla base della "par
condicio creditorum", respinge la domanda di adempimento. Secondo l'
A., la promessa di pagamento dell' eccedenza e' da inquadrare tra le
obbligazioni naturali. Nella specie, pero', la soluzione non cambia,
non potendo il debitore essere sottoposto ad esecuzione coattiva.
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| art. 135 l. fall.
art. 1988 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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