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191861
IDG910904038
91.09.04038 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Morselli Elio
Analogia e fattispecie penale
Indice pen., an. 24 (1990), fasc. 3, pag. 505-537
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D5000; F720
(Sommario: - Il contributo di Giuliano Vassalli al problema dell' analogia nel diritto penale. I quattro assunti determinanti per la sua soluzione. - L' interpretazione restrittiva dell' espressione "leggi penali" di cui all' art. 14 delle preleggi. - Il c.d. principio del "favor rei". Sua insussistenza nel nostro ordinamento. - La questione del carattere eccezionale o meno delle norme scriminanti in genere, e delle cause di giustificazione in specie. Conclusioni su tale questione. - Norme intredittive e norme permissive nell' ordinamento giuridicopenale. - Principio di tassativita' e cause di giustificazione di natura "dirimente". - L' individuazione di una lacuna dell' ordinamento, sulla quale operare per via analogica, presuppone non tanto un accertamento di natura logica, quanto una "decisione" dell' interprete sulla base di giudizi di valore. - Sintesi dei risultati sin qui raggiunti. Distinzione tra fattispecie letter ale e fattispecie esegetica: e' solo quest' ultima a costituire il punto di partenza per l' applicazione della norma. - Il duplice ruolo della consuetudine: l' integrazione dei contenuti della fattispecie penale e la sua delimitazione nel quadro dei limiti taciti della norma. - Natura emozionale del giudizio di valore, presupposto per ogni procedimento analogico, con pericolo di "arbitrium judicis". Di contro, carattere obiettivo, e conforme alla certezza del diritto, del riferimento ai parametri consuetudinari. - La dottrina, attraverso il procedimento analogico "in bonam partem", cerca una soluzione che in realta' va trovata sul terreno della tipicita'. Conclusione. La sociale adeguatezza della condotta, quale traduzione moderna dell' "opinio juris ac necessitatis", e quale criterio-chiave per l' individuazione delle obiettive, correnti valutazioni sociali, in luogo di arbitrari giudizi di valore da parte del giudice)
art. 14 disp. prel. c.c.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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