| 192203 | |
| IDG911504380 | |
| 91.15.04380 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Zanotti Marco
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| Frode fiscale: dal "diritto vivente" al "diritto vigente" conforme
alla Costituzione
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| Nota a C. Cost. 28 gennaio 1991, n. 35
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| Foro it., an. 116 (1991), fasc. 5, pt. 1, pag. 1360-1366
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D538
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| La sentenza annotata chiude la vicenda interpretativa dell' art. 4 n.
7 d.l. 429/1982. La Corte Costituzionale, infatti, riconferma che
"letture" della norma diverse da quella prospettata nella sentenza
interpretativa n. 247/1989 della stessa Corte Costituzionale sono
irrimediabilmente conflittuali con superiori principi della
Costituzione. Le sezioni unite della Corte di Cassazione avevano
ribadito che per l' integrazione dell' illecito tributario non erano
necessari comportamenti piu' artificiosi del semplice mendacio,
ponendosi in palese contrasto con le indicazioni della Corte
Costituzionale. L' A. affronta il problema se spetti alla Consulta
fornire una speciale interpretazione, al cui mancato adeguamento
segue necessariamente la declaratoria d' incostituzionalita' come,
appunto, e' successo per l' art. 4 cit.
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| art. 4 comma 1 n. 7 d.l. 10 luglio 1982, n. 429
l. 7 agosto 1982, n. 516
d.l. 14 gennaio 1991, n. 7
C. Cost. 16 maggio 1989, n. 247
Cass. sez. un. pen. 6 luglio 1990
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