| 192204 | |
| IDG911504381 | |
| 91.15.04381 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rossi Roberto
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| Sulla tutela del terzo subacquirente di credito ipotecario
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| Nota a C. Cost. 28 dicembre 1990, n. 583
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| Foro it., an. 116 (1991), fasc. 5, pt. 1, pag. 1369-1372
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D308300; D30581
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| La sentenza annotata dichiara l' infondatezza della questione di
legittimita' costituzionale degli artt. 2652 n. 5 e 2654 c.c. in
riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., nella parte in cui non
consentono la trascrizione della domanda di revoca di atti soggetti a
iscrizione nei registri immobiliari. L' A. esamina criticamente i
vari passaggi della sentenza per verificare la percorribilita' di
altre strade a tutela del terzo subacquirente in buona fede. L' A.
prende le mosse dall' esempio relativo alla fattispecie che ricorre
con piu' frequenza: Tizio, in frode al proprio creditore Sempronio,
iscrive ipoteca a titolo oneroso su un proprio bene a favore di Caio,
consapevole del pregiudizio che tale atto pone a carico di Sempronio.
Caio, successivamente, cede a titolo oneroso il proprio credito
ipotecario a Mevio, terzo subacquirente in buona fede che annota, ai
sensi dell' art. 2843 c.c., il proprio acquisto. Ad avviso della
Corte, di fronte ad una dichiarazione di revoca ex art. 2901 c.c.,
Mevio rimarrebbe comunque pregiudicato.
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| art. 2652 c.c.
art. 2654 c.c.
art. 2674 c.c.
art. 2843 c.c.
art. 2856 c.c.
art. 2866 c.c.
art. 2901 c.c.
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