| Il progetto Marini e' ragionevole, equo ed equilibrato: rinuncia alle
costruzioni impossibili destinate a restare sulla carta e tuttavia
tende a una graduale correzione degli squilibri e dei privilegi,
attento a non perdere il consenso sociale. Certo, sembra
insufficiente, pero' la materia previdenziale era diventata caotica,
non si puo' mettervi ordine alla maniera di Carli, solo con tagli
immediati di spesa, senza badare alle conseguenze sociali. Il vero
scoglio, piu' che il sindacato, e' il Parlamento, dove le lobbies
corporative e le paure politiche riescono ad affondare ogni riforma.
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