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| IDG910604545 | |
| 91.06.04545 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Poniz Luca
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| Termine per l' esercizio del potere disciplinare e "buon andamento"
della pubblica amministrazione
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| Nota a C. Cost. 25 maggio 1990, n. 264
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| Riv. giur. lav. prev. soc., an. 41 (1990), fasc. 5, pt. 2, pag.
425-433
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D022; D1611; D16114
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| La sentenza dichiara non fondata, in riferimento agli artt. 3 e 97
Cost., la questione di legittimita' costituzionale dell' art. 97
commi 2, 3 e 4 d.p.r. 3/1957, che escludono che il procedimento
disciplinare a carico del dipendente pubblico non possa piu' essere
iniziato o rinnovato trascorsi 180 giorni dalla data in cui diventa
irrevocabile la sentenza definitiva di proscioglimento pronunciata
per motivi diversi da quelli di cui al primo comma del medesimo
articolo (cioe' con formule diverse da "il fatto non sussiste" o "l'
imputato non ha commesso"). L' A. esamina la questione della
responsabilita' disciplinare dell' impiegato pubblico, evidenziando
l' importanza delle argomentazioni contenute nella motivazione della
sentenza, in quanto involgono il problema dell' interpretazione del
principio del "buon andamento" della p.a., sancito dall' art. 97 Cost
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| art. 3 Cost.
art. 97 Cost.
art. 97 d.p.r. 10 gennaio 1957, n. 3
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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