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Documento


192407
IDG910604584
91.06.04584 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Saffioti Maria Tiziana
La forma del contratto collettivo
Dir. lav., an. 64 (1990), fasc. 5, pt. 1, pag. 283-305
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D712; D30603
(Sommario: - Premessa. - Forma e forme di estrinsecazione degli atti. Liberta' e vincolatezza. La forma come elemento necessario per l' esistenza dell' atto e come attivita' ulteriore rispetto alla mera espressione di volonta'. - Liberta' o assenza della forma? Il problema della distinzione tra forma libera e forma vincolate. Impossibilita' di utilizzazione analogica dell' art. 1350 cod. civ. Deducibilita' di un principio di liberta' della forma in termini ricostruttivi. - Violazione della forma "ad substantiam" e contrazione degli effetti della fattispecie. Considerazioni critiche. La forma "ad probationem" come "posterius" rispetto al momento genetico del contratto: un problema di prova e non un problema di forme. - L' interprete non puo' utilizzare elementi estranei alla norma per completarne o integrarne la previsione. L' accordo e il contratto come fatti ulteriori rispetto alla mera consonanza della volonta'. Liberta' delle forme significa necessita' di una forma, intesa come rappresentazione adeguata di un fatto. - La forma del contratto collettivo. Connessione, con la natura, la struttura, la funzione e la tipologia dell' istituto. Il problema della efficacia e della "gerarchia" tra contratto collettivo e contratto individuale. Differenziazioni interne al contratto collettivo per tipi di clausole. Le singole clausole come negozi autonomi. - Inutilizzabilita' delle prescrizioni di forme rinvenibili per il contratto collettivo corporativo e indifferenza, rispetto al problema del requisito formale richiesto per gli atti, dell' indispensabilita' di una forma a fini ulteriori rispetto all' esistenza e alla validita' degli stessi (forma ai fini del deposito per acquisire efficacia erga omnes secondo la legge n. 741 del 1959, e forma, eventualmente necessitata, in relazione all' efficacia "ultra partes" dei contratti di cui all' art. 39 Cost.). - La forma non puo' affermarsi in ragione di pretese funzionalita' dell' istituto ma in funzione della sua struttura. - Il profilo della decifrabilita' dell' atto in relazione all' ambito di efficacia e alla funzione del contratto col)
art. 39 Cost. l. 14 luglio 1959, n. 741 art. 1350 c.c. art. 425 c.p.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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