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192663
IDG910804840
91.08.04840 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Mazzarolli Leopoldo
Fonte-statuto e fonte-regolamento nella legge di riforma delle autonomie locali
Relazione al convegno sul tema: "Organizzazione dei servizi e diritti dei cittadini negli statuti comunali", Verona, 12-13 aprile 1991
Diritto e societa', (1991), fasc. 3, pag. 363-380
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D011; D1420; D1421; D1422
Ad una considerazione del disposto di cui all' art. 1, comma 3, l. 142/1990, interpretato come inteso a salvaguardare il carattere di normativa di principio, propria della legge, fa seguito una valutazione critica dell' ingerenza che l' art. 3 cit. attribuisce alle Regioni in ordine all' organizzazione dell' esercizio delle funzioni amministrative degli Enti territoriali minori e della compressione dell' autonomia che deriva dalla scelta programmatoria operata dal legislatore e dal modo con cui essa risulta disciplinata. In merito agli statuti dei Comuni e delle Province, viene rilevato anzitutto che tali atti non appaiono chiamati a dettare le norme fondamentali dell' organizzazione degli En ti -come l' espressione "statuto" porta a supporre. ma solo ad integrare e specificare quanto stabilito al riguardo dalla legge. Se mai, e' relativamente alla determinazione e distribuzione delle competenze che la normativa statutaria assume piu' significativo rilievo, particolarmente per la attribuzione anche a funzionari di un potere provvedimentale. Nel valutare la posizione degli statuti nel sistema delle fonti, mentre si esclude che la potesta' statutaria dei Comuni e delle Province sia postulata dalla Costituzione, si individua nella legge la fonte primaria che determina gli elementi che consentono di distinguere gli statuti dagli altri atti parimenti costituenti espressione della potesta' normativa degli Enti territoriali minori (regolamenti). Quanto infine ai rapporti tra statuto e regolamenti, e in particolare alla determinazione di cio' che pertiene a quello e a questi, si perviene alla conclusione che l' ordine tra le predette fonti va definito facendo riferimento non solo al principio di gerarchia, ma anche a quello di competenza, avendo riguardo alle diverse norme della l. 142/1990 che dispongono in materia.
l. 8 giugno 1990, n. 142
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