| 192725 | |
| IDG910904902 | |
| 91.09.04902 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vessichelli Maria
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| Ancora una discutibile pronuncia di illegittimita' costituzionale
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| Nota a C. Cost. 26 ottobre 1990, n. 496
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| Cass. pen., an. 31 (1991), fasc. 1, pt. 2, pag. 4-8
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D68; D6025
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| Con la pronuncia in commento la Corte Costituzionale ha dichiarato l'
illegittimita' costituzionale dell' art. 34 comma 2 c.p.p. nella
parte in cui non prevede, tra le cause d' incompatibilita' del
giudice, quella del GIP presso la Pretura il quale, avendo ordinato
al P.M. la formulazione del capo di imputazione ai sensi dell' art.
554 comma 2 c.p.p. per la successiva emissione del decreto di
citazione a giudizio, venga poi investito della richiesta di giudizio
abbreviato avanzata dall' imputato con il consenso del P.M. Ad avviso
della Corte, cio' da' luogo ad un contrasto con la direttiva n. 103
della legge delega, avente ad oggetto la necessaria distinzione tra
funzioni requirenti e giudicanti nel processo pretorile. Perplessita'
dell' A. per questo ampliamento delle cause d' incompatibilita' del
giudice, soprattutto in considerazione della frequenza ed incisivita'
degli interventi della Corte Costituzionale su norme fondamentali del
nuovo codice di procedura penale.
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| art. 34 comma 2 c.p.p.
art. 554 comma 2 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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