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192746
IDG910904923
91.09.04923 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Magro Maria Beatrice
Un caso limite per una riflessione sul dolo
Nota a Cass. sez. I pen. 2 maggio 1988
Cass. pen., an. 31 (1991), fasc. 3, pt. 1, pag. 411-416
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D50102; D5011; F4252
Con la pronuncia in commento, la Suprema Corte ha cassato la sentenza che aveva riconosciuto responsabile di omicidio volontario una donna che, credendo di var ucciso il figlio appena nato, lo aveva avvolto in una coperta e chiuso in un sacchetto di plastica per occultarlo. Il bimbo, ancora vivo, era moro per asfissia. Secondo la Cassazione, l' imputazione per dolo del fatto nel suo insieme postula la volontarieta' effettiva dell' ultimo atto, che non puo' ricavarsi in via ipotetica. L' A. richiama i precedenti giurisprudenziali e dottrinali, approfondendo criticamente la tematica della nozione di dolo.
art. 43 c.p. art. 47 c.p.
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