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193810
IDG911505987
91.15.05987 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Trevisson Lupacchini Tiziana
Sui poteri del giudice nell' appello con rito camerale instaurato a seguito di accordo delle parti
Nota a Cass. sez. feriale 28 agosto 1990
Giur. it., an. 143 (1991), fasc. 7, pt. 2, pag. 253-254
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D68; D6341
Condivisibile, sostiene l' A., l' enunciato contenuto nella sentenza in esame relativo al divieto imposto al giudice d' appello di infliggere una pena diversa da quella concordemente richiesta dalle parti, limitatamente pero' alle ipotesi in cui la pena indicata alla Corte sia stata correttamente determinata, altrimenti il giudice d' appello deve disporre la citazione al dibattimento. Altrettanto condivisibile e' l' affermazione che l' accordo delle parti sulla pena non pone limiti al potere-dovere del giudice di prosciogliere l' imputato ove sussistano le condizioni di rito e di merito, ai sensi dell' art. 129 c.p.p.
art. 129 c.p.p. art. 599 comma 4 c.p.p. art. 599 comma 5 c.p.p. art. 602 comma 2 c.p.p.



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