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193874
IDG910906051
91.09.06051 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giampietro Franco
Rifiuti e materie prime secondarie: si ricomincia da capo
Not a a C. Cost. 30 ottobre 1990, n. 512
Cass. pen., an. 31 (1991), fasc. 6, pt. 1, pag. 1010-1022
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18801
La sentenza in commento riguarda il conflitto di attribuzione sollevato dalla Provincia autonoma di Trento in riferimento al decreto del ministro dell' Ambiente 26 gennaio 1990 intitolato "Individuazione delle materie prime secondarie e determinazione delle norme tecniche generali relative alle attivita' di stoccaggio, trasporto, trattamento e riutilizzo delle materie prime secondarie". Da tutti condivisa, afferma l' A., la "prognosi infausta" sulla legittimita' del decreto. Non immaginabile, invece, che la Corte avrebbe stabilito anche la "terapia" per il futuro legislatore, statale e regionale, e per il Governo riguardo agli interventi di tipo regolamentare. L' analisi, come precisa l' A., si limita a tre profili della motivazione: quello "demolitorio" del decreto, per gli accertati vizi di legittimita'; quello "ricostruttivo" delle nozioni di rifiuto e materie prime secondarie e, infine, criticamente, il profilo "sulla previa condizione" affinche' un residuo sia "svincolato" dalla disciplina generale sui "rifiuti", per essere sottoposto al regime speciale delle "materie prime secondarie". Conclusivamente vengono indicate le prospettive aperte dalla sentenza
d. Min. Ambiente 26 gennaio 1990
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