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194197
IDG920700253
92.07.00253 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Monteforte Marcello
Limiti della rilevanza penale della condotta del mezzadro di appropriazione dei frutti della terra
Nota a Pret. Atri 7 febbraio 1989
Giur. agr. it., an. 38 (1991), fasc. 2, pt. 1, pag. 108-109
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D9144; D51915
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 138/1984 e' venuta meno l' automaticita' della conversione del rapporto di mezzadria. La conversione, nel caso in cui il concedente non presti il suo consenso, e' rimessa all' accertamento del giudice. Cosicche', in mancanza di tale definitivo accertamento, commette il reato di appropriazione indebita il mezzadro che si appropria dei frutti della terra. Nell' ipotesi di ingiustificato rifiuto del concedente alla divisione, il mezzadro puo' far propria la sua quota, ma non l' intero. Ripercorsa la vicenda e approfondita la questione relativa all' essenza del delitto di appropriazione indebita, l' A. condivide la pronuncia in rassegna.
art. 25 l. 3 maggio 1982, n. 203 art. 646 c.p. C. Cost. 7 maggio 1984, n. 138
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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