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194394
IDG920900450
92.09.00450 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Alibrandi Alfonso
La frode fiscale al vaglio delle sezioni unite penali
Nota a Cass. sez. un. pen. 23 ottobre 1990, n. 13954
Riv. pen., an. 117 (1991), fasc. 3, pag. 261-263
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D538; D2191
Le sezioni unite, accogliendo la tesi rigorista, ritengono che la fattispecie della frode fiscale di cui all' art. 4 comma 1 n. 7 l. 516/1982 si configuri con la dissimulazione di componenti positivi e la simulazione di componenti negativi del reddito. L' A. approfondisce l' esame della normativa in questione nella formulazione del d.l. 429/1982 e nella l. 516/1982 di conversione dello stesso, per ritenere, in contrasto con la sentenza annotata, che il reato in questione non si realizza con la sola omissione. Successive vicende, quali le modifiche introdotte dall' art. 6 d.l. 7/1991 e la sentenza della Corte Costituzionale n. 35/1991, che ha dichiarato l' illegittimita' dell' art. 4 comma 1 n. 7 l. 516 cit., confermano le considerazioni critiche dell' A.
art. 4 comma 1 n. 7 l. 7 agosto 1982, n. 516 art. 6 d.l. 14 gennaio 1991, n. 7 C. Cost. 28 gennaio 1991, n. 35
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