| 194395 | |
| IDG920900451 | |
| 92.09.00451 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Medugno Massimo
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| L' evoluzione della nozione di "materia prima secondaria"
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| Nota a App. Torino sez. IV 23 gennaio 1991
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| Riv. pen., an. 117 (1991), fasc. 3, pag. 290-292
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D18801
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| La sentenza annotata, affrontando una questione relativa all'
applicazione del d.p.r. 915/1982, offre un contributo al dibattito
sulla nozione di rifiuto e sulla qualificazione di materia prima
secondaria. L' A. richiama gli orientamenti della giurisprudenza in
materia di applicabilita' della disciplina dei rifiuti: quello
"oggettivo", secondo cui e' applicabile a "qualsiasi residuo
destinato oggettivamente all' abbandono"; quello che, invece,
contempera criterio oggettivo e soggettivo, valutando nei singoli
casi non solo l' intenzione del proprietario di abbandonare la cosa,
bensi' se la cosa abbia o meno una qualche utilita' per chi la
detiene. L' A. concorda con la decisione annotata, che aderisce all'
orientamento che ritiene di contemperare le esigenze di tutela
ambientale e quelle delle attivita' produttive.
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| d.p.r. 10 settembre 1982, n. 915
art. 2 d.l. 9 settembre 1988, n. 397
d. Min. Ambiente 26 gennaio 1990
C. Cost. 30 ottobre 1990, n. 512
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