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195202
IDG921501258
92.15.01258 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Nappi Aniello
A proposito di una "giurisprudenza" sconcertante in materia di computo dei termini della custodia cautelare
Nota a Cass. sez. I pen. 11 febbraio 1991 ord. Ass. App. Palermo 20 febbraio 1991
Foro it., an. 116 (1991), fasc. 9, pt. 2, pag. 502-506
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D61140
L' A. sottopone a critica, prima, la sentenza della Cassazione che ha dato luogo al d.l. 60/1991 "Interpretazione autentica degli artt. 297 e 304 c.p.p. e modifiche di norme in tema di durata della custodia cautelare". Questa sentenza, sostiene l' A., e' palesemente erronea e priva di un' autentica, ragionevole giustificazione. Malgrado l' errore grossolano, e quindi evidente, afferma l' A., questa sentenza ha fatto giurisprudenza. Infatti ad essa si e' adeguata la successiva sentenza della Corte d' Appello di Palermo, che ha ribadito la "superiore interpretazione". L' A. sottopone a critica anche questa pronuncia che, egli sostiene, si basa su un' interpretazione logicamente scoordinata e giuridicamente scorretta degli artt. 297 e 304 c.p.p.
d.l. 1 marzo 1991, n. 60 l. 22 aprile 1991, n. 133 art. 297 c.p.p. art. 304 c.p.p.



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