| La Commissione Sanita' del Parlamento europeo ha approvato lo scorso
anno una "proposta di risoluzione" sull' assistenza ai malati
terminali (tuttora in attesa del passaggio in Aula per il dibattito e
il voto finale) che prevede, facendo leva sul concetto di "dignita'
umana" del malato, la doverosita' per il medico di ricorrere alla
"eutanasia attiva" per il paziente terminale che ne faccia richiesta.
Descritti l' origine e il contenuto del documento, si riferisce della
reazione negativa, ispirata a motivi deontologici, del mondo medico
italiano, si fanno alcuni rilievi critici, fondati sul concetto
autentico di "dignita'" e sulla funzione del medico al servizio della
vita, e si richiamano le norme etiche in materia: rifiuto dell'
eutanasia, quale provocazione "intenzionale e diretta" della
cessazione della vita, ma doveroso ricorso alla "terapia del dolore"
e alle "cure palliative", con giustificazione morale dello stato di
incoscienza o dell' accorciamento della vita che eventualmente ne
risultassero quali conseguenze "indirette" del trattamento.
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