| 195366 | |
| IDG920601422 | |
| 92.06.01422 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Novara Giampaolo
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| Le esigenze dell' impresa come limite al potere del datore di lavoro
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| Dir. lav., an. 45 (1991), fasc. 3-4, pt. 1, pag. 216-230
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D7446; D0421
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| (Sommario: - L' interesse (o le esigenze) dell' impresa nelle norme
del codice civile e delle leggi successive. Rilevanza di tale
interesse (o di tali esigenze) prima e dopo l' abrogazione dell'
ordinamento corporativo. - Si esclude che l' interesse dell' impresa
sia un interesse collettivo e si ritiene invece che esso sia un
interesse individuale che si identifica con l' interesse tipico dell'
imprenditore. - Si nega la funzionalizzazione dei poteri dell'
imprenditore all' interesse dell' impresa ma si reputa tuttavia che
il datore di lavoro debba esercitare i suoi poteri in modo razionale
e corretto in conformita' della regola generale di buona fede e
correttezza che presiede all' esecuzione dei contratti e all'
adempimento delle obbligazioni. - Si ritiene che dall' interesse (o
dalle esigenze) dell' impresa derivino soltanto dei limiti esterni ai
poteri del datore di lavoro. Invalidita' degli atti, con i quali
questi limiti vengono violati, quando essi trasgrediscono le norme
inderogabili che si richiamano espressamente a tale interesse o a
tali esigenze. Inadempimento contrattuale del datore di lavoro quando
l' esercizio dei suoi poteri non viola specifiche disposizioni
legislative ma contrasta tuttavia con le clausole generali di buona
fede e correttezza)
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| art. 41 Cost.
art. 42 Cost.
art. 2103 c.c.
art. 2104 c.c.
art. 2109 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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