| 195498 | |
| IDG920601554 | |
| 92.06.01554 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Brunetti Nadia
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| Ancora sulla nozione di capofamiglia ai fini degli assegni familiari
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| Nota a C. Cost. 2 febbraio 1990, n. 42
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| Riv. giur. lav. prev. soc., an. 42 (1991), fasc. 3, pt. 3, pag.
209-211
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D7050
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| Un assicuratore INPS chiedeva al Pretore di dichiarare il diritto
agli assegni familiari per due fratelli minori conviventi, essendo i
genitori disoccupati senza la relativa indennita'. Il Pretore rigetta
la domanda. In secondo grado il Tribunale solleva la questione di
legittimita' costituzionale dell' art. 3 comma 2 d.p.r. 797/1955, che
esclude dalla qualifica di capofamiglia e dal diritto agli assegni
familiari il fratello, come nel caso di specie. La Corte, con la
sentenza annotata, ha dichiarato l' illegittimita' costituzionale
della norma citata, laddove non prevede, ai fini dell' attribuzione
degli assegni familiari, anche l' ipotesi dello stato di
disoccupazione del padre senza indennita'. L' A. approfondisce il
tema alla luce di dottrina e giurisprudenza in materia.
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| art. 3 comma 2 lett. a d.p.r. 30 maggio 1955, n. 797
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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